Lettere di Manina ( home )

 

Nosy Be marzo 2013.

Cari Amici,

Vi scrivo questa lettera come se fossi da un mese qui, tanti sono gli avvenimenti.

Sono tornata a Nosy Be martedì 26 marzo.

Al mio arrivo, appena uscita dall’aeroporto ho avuto una spendida sorpresa: ad aspettarmi c’era un enorme striscione con la scritta “Bienvenue Manina”, tenuto da più di una trentina di bambini col grembiulino rosso. Erano i miei bambini che mi aspettavano, i Bambini di Manina!! Con loro tutti i miei collaboratori ed alcuni professori. Mi hanno messo al collo almeno 5 collane di fiori, come si fa con i turisti! Tutti sorridenti! E lungo tutta la strada, in corrispondenza delle scuole, fino a casa mia, c’erano i miei bambini in fila, per salutarmi. Sono dovuta scendere ogni momento, per dare la mano a tutti o quasi, alle maestre etc etc., per ringraziarli. I turisti che passavano, guardavano incuriositi dai loro pullmini, che erano costretti a rallentare. Chissà cosa avranno detto quelli dei vari villaggi che fingono (se tutto va bene) che io non esista.

Poi quando siamo entrati nel mio villaggio, il nostro pullmino e i tre che ci seguivano dall’aeroporto, hanno cominciato a far suonare il clacson, comesi fa per i matrimoni. Inutilmente ho cercato di fermare questo strombazzamento. Niente da fare così fino a casa mia. (diciamo casa mia), dove ancora erano schierati tutti i bambini, e molti genitori, lungo tutta la salita. Ma come mai tutta questa festa, quest’anno? Hanno avuto paura che non tornassi più!

Certo era proprio questo che volevano i miei “nemici storici”, facendomi incendiare la casa il 15 marzo!

Perciò prima ho detto, diciamo casa mia!

Prima le scuole (prime intimidazioni), poi il problema dell’ambulanza (v.lettera di nov2012)... e il 14 gennaio, la lettera scritta da Josselin,(ex direttore, ormai deputato) ma suggerita da loro, diffamandomi, a tutti i Ministeri, per cercare di farmi espellere. Sapete com’è!

Finchè erano i bianchi a rivolgermi false accuse, per farmi andare via dal “loro territorio”, le autorità, conoscendo me e conoscendo loro, non li avevano mai dato ascolto, anzi mi avevano avvisato del fatto che avevo dei nemici.

Ma se le accuse, in una lunga lettera, vengono da un deputato del governo provvisorio...la cosa è diversa.

La cosa importante era che lasciassi Nosy Be nelle loro mani! Dopo tanti anni non si sono ancora arresi. E visto che le cose non si sono messe come loro speravano ed io stavo per tornare, allora, 10 giorni prima del mio arrivo, ancora un’intimidazione....la casa incendiata! La cosa che più mi ha colpito, sinceramente, è stato il tradimento inaspettato di Josselin. E mi fa piacere che tutti quelli che l’avevano conosciuto, quando erano venuti a Nosy Be, sono rimasti, come me, increduli, quando facendo il giro d’Italia per i diversi eventi, ho detto loro quanto accaduto. Per fortuna non sono attaccata “alle cose”, per me sono importanti “le persone”!. Certo dopo 15 anni, in quella casa c’erano tanti ricordi e tutti i miei premi! Ma mi dispiace principalmente per tutti gli occhiali nuovi , che davo ogni mercoledì ai presbiti, per i 30 sacchi di riso per la casa dei vecchi e paraplegici, per i due nuovi gruppi elettrogeni e i computers portatili, e tutti i vestiti per i bambini, i neonati, i vecchi!

Comunque, per “combinazione” sono rimasti i 4 piloni di cemento e la terrazza e la scala (da riparare) che porta sopra, in modo che potrò salire ancora per vedere il “raggio verde!”da Posillipo!!

Intanto mi sono sistemata nel mio bungalow, quello un po' più grande degli altri , che avevo comunque dato al turismo solidale. Mi dispiace, ma l’ho dovuto riprendere! Ma dopo, questa parentesi, vi continuo la mattinata del mio arrivo. Siamo andati tutti a vedere “le rovine di Pompei”.

 

Bambini, donne e uomini hanno riempito il giardino e la casa, e ad un certo punto erano tanti che mi sono vista costretta a farli uscire tutti ed io con loro. Così sono scesa al turismo solidale. Abbiamo fatto una piccola riunione con i miei collaboratori, chiarendoci quanto accaduto . Poi è arrivato un gruppo di uomini e donne, in rappresentanza dei genitori degli alunni e, dopo aver letto una lettera di ringraziamento per quanto fatto per i loro figli, mi hanno dato un “piccolo regalo”: una busta con dei soldi raccolti con una colletta. Una cosa che veramente mi ha commosso. Loro, così poveri, hanno raccolto dei soldi per me! Pensate! E per tutto il pomeriggio ho avuto gente che è venuta a farmi “le condoglianze” !

Sono andata a salutare i detenuti al carcere di Hell- Ville. 140, davvero troppi! Tutti giovanissimi e quando ho domandato se erano tutti “ladroni”, mi hanno risposto “NO” sempre “bagarre”, risse, anche con la gendarmerie, perchè ubriachi. L’infermiere mi ha confermato! Il riso da portare ogni giorno è salito così a 45 sacchi. Ci sono 7 ragazzi che non riescono quasi a camminare più e non possono assolutamente mangiare la manioca. Ho cominciato subito i lavori da fare: aggiustare la recinzione della casa dei vecchi e qualche lavoro nel turismo solidale, visto che non c’è più la mia casa, dove si poteva almeno prendere un caffè insieme, il Liceo!! Ma adesso sto ancora più vicino ai turisti!! (meglio non dirlo, poichè leggono le mie lettere e così mi bruciano anche il bungalow!). Sabato abbiamo organizzato il pranzo di Pasqua per gli allievi di Ambondrona e di Ampassindava. Costretti a uccidere 2 montoni e a comprare decine di chili di carne, poichè gli allievi erano tanti!! A Pasqua, il solito pranzo da me: 35 persone, tra vecchi, paraplegici e le persone che erano sole, hanno mangiato con me, nel capannone del turismo solidale, dove si fa normalmente la colazione!

Mentre mangiavamo è arrivata la solita Provvidenza: dalla Reunion mi hanno portato 6 sedie a rotelle, medicine e altro! Si ricomincia!! Mercoledì le daremo ai miei paraplegici e faremo le foto!! Non vi dico altro, visto che sono “spiata”! (Ma sto avendo grandi soddisfazioni)

 

Il prossimo mese saprete la continuazione!

Vi abbraccio!

Manina.